I fuochi da Montjuïc mi ricordano che sono qui da 4 anni.
Dalla festa della Mercè di 4 anni fa, quando presi un taxi dall’aeroport del Prat (non sapevo dove si prendesse la navetta) e usai tutto lo spagnolo che conoscevo, “Para Sants, por favor”. Non avevo manco prenotato l’albergo.
Dovevano essere 5 mesi, e poi quasi giorno quasi casa quasi amore.
Oggi ho festeggiato senza accorgemene, ballando pizzica su Rambla Raval, tra catalani un po’ hippie e riluttanti ad alzare il culo da terra, per poi scatenarsi sulle ultime canzoni.
Quindi, michelada con una messicana e un siciliano, che per una volta che ci sia qualcuno che l’apprezzi come me quasi ne prendo due.
E una birra sul mio terrazzo. Perché ora ho un terrazzo tutto mio, e del caciocavallo da offrire.
Cosa ho perso, in 4 anni? Tutto.
Cosa ho guadagnato? Tutto.
Was blind but now I see.
Se non vado a Napoli per qualche tempo mi iscrivo di nuovo a gospel.
Anche se probabilmente non c’è nessun Dio, ho molte cose per cui dire grazie.