house-or-me Una signora piuttosto eccentrica, ma piena di energie, una volta mi disse che si era resa conto di un’incongruenza: prima puliva casa e poi si lavava lei. A suo modo di vedere, significava continuare a dare priorità ai suoi “doveri di sposa e madre”, piuttosto che alla cura di sé, quindi da quel momento in poi avrebbe fatto il contrario: prima la doccia, poi le pulizie di primavera.

Continuo a pensare che l’ordine inverso sia più efficace (a me ci vorrebbero un paio di docce, quella volta che pulisco), ma non è questo il punto.

Come già dicevamo, è vero che facciamo le cose in un ordine sbagliato. Che diventiamo i nostri problemi, invece di restare noi stessi e risolverli.

Al risveglio, quando mi assale la consapevolezza di tutto ciò che debba fare in una giornata, penso spesso che cinque minuti di mindfulness mi facciano perder tempo. Dimentico che per me un momento di raccoglimento è il modo migliore per fare le cose presto e bene.

Come chi dimentica quanto sia utile una passeggiata per perfezionare un capitolo della tesi, e predilige ancora lo studio matto e disperatissimo rispetto a una giornata ben bilanciata, in cui i momenti d’impegno si alternino a quei quarti d’ora di svago che rendano il lavoro ancora più efficace.

Insomma, l’ordine delle cose non sempre è istintivo ed è inutile arrivare agli eccessi della signora di cui sopra (che però dal suo escamotage ricava gli stessi benefici che la meditazione per me, ciascuno ha il suo metodo). Ma è veramente vitale, per me, capire che facciamo spesso le cose nell’ordine sbagliato, prima pensiamo a loro e poi a noi, perdendo così il punto fondamentale, il motivo per cui spero le facciamo: per stare meglio noi, per avere una vita serena e magari estenderla a chi amiamo.

Se ci lasciamo travolgere dalle cose le facciamo male, contravveniamo proprio al motivo per cui le abbiamo intraprese e perdiamo noi stessi nell’operazione.

In che ordine vogliamo vivere la nostra vita, cosa viene prima?

La vita stessa, o tutta la paccottiglia che ci portiamo dietro per giustificare la definizione che ci diamo di noi?

Per una volta, andiamo con ordine.

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