Risultati immagini per lizzie borden chronicles Ieri, per intrattenermi mentre mi fotodepilavo (lo so, che bella immagine), ho visto la prima puntata di The Lizzie Borden Chronicles, con Christina Ricci, e non sapevo bene cosa pensarne. Mi sembrava interessante, dinamico, ma in un certo senso troppo “teso”: non era tanto la trama, ma qualcosa nella regia, nell’affastellarsi di azioni e scene di ogni tipo nei primissimi minuti, mi metteva un po’ a disagio.

Ho aspettato di finire la puntata per consultare il giudizio di Rotten Tomatoes, che normalmente mi trova in totale disaccordo nei suoi 100/100, ma sulle vie di mezzo per me ci azzecca. Risultato: serie bocciata dalla critica, promossa a stento dal pubblico.

Tra i commenti più frequenti dei critici: “Non si capisce cosa voglia essere”.

Tutto, vuole essere, mi sono detta. Era questo, il problema. L’ansia di piacere a tutti, a tutti i costi.

Allora ho ricordato la lezione di un prof. del mio corso di master, che paragonava certi prodotti artistici di oggi ai ristoranti che fanno cucina fusion: sfruttare la tendenza moderna a mescolare sapori (che di per sé non disapprovo) per attirare il più vasto pubblico possibile. Ti piace il sushi, ma il tuo ragazzo preferisce il guacamole? Ve li mettiamo nello stesso piatto! Per il conto alla cassa, grazie.

Non so voi, ma la mia impressione su tanti di questi ristoranti è che copino male tutte le cucine, per darne un assaggio simultaneo ma mediocre.

Così accade per le serie televisive, e così accade per noi.

Le prime, quando si lasciano prendere dall’ansia di piacere a tutti i costi per fare ascolti, finiscono spesso per fallire come un ristorante.

Noi scendiamo a mille compromessi per piacere a tutti, e non solo non ci riusciremo, ma perderemo anche quel tot di spontaneità che ci dia la speranza di piacere ai più.

Lizzie Borden è esistita davvero. Trasformarla in un personaggio da operetta col vizietto di uccidere è più di quanto abbiano fatto le filastrocche dedicate a lei in vita.

A quanto pare, però, non ha pagato.

 

Pubblicità