
Da tuttosuigatti.it
Ho sfottuto tanto il mio migliore amico, risoluto per anni a viaggiare in nave dopo un atterraggio “tempestoso”, e invece lo sto facendo anch’io: dopo aver ballato il twist con le nuvole all’arrivo a Granada (con applauso collettivo al pilota nonostante fossi l’unica italiana a bordo), prima mi sono documentata sui più clamorosi disastri aerei, e poi ho sorpreso me stessa a sbirciare gli orari dei treni… Improponibili, comunque. Tra l’altro già vi vedo, statistiche alla mano, a ricordarmi perché l’aereo sia il mezzo più sicuro del mondo.
Tutt’è stabilire cosa consideriamo una minaccia.
Una volta una persona che ama molto i gatti mi mostrò una foto con uno dei felini che aveva visto crescere. Poi mi spiegò che, poco dopo la foto, il gattino l’aveva “percepito come una minaccia” e l’aveva graffiato. A me rimase questo senso d’ingiustizia, no? Sta’ a vedere che pure io mi devo beccare un graffio senza che stia facendo niente di male. Solo perché ‘sta pallina di pelo ha deciso che non è così.
Adesso mi chiedo: come ho fatto a non accorgermene prima? Se è quello che succede tutto il tempo! Percepire come una minaccia ciò che non lo è poi tanto. Come me con l’aereo, il gatto col “gattaro”, e una buona fetta del mio mondo con… Me. Un mio ex catalano mi disse sul serio qualcosa come: “La tua personalità si è mangiata a poco a poco la mia, quindi meglio non vederci più!”. E giuro che a quei tempi, a colazione, mangiavo ancora latte e biscotti, non personalità umane! Dunque potrei anche chiedere scusa per la sfuriata di quando sono stata appesa per “una serata con gli amici a cui non puoi partecipare, non ti conoscono bene”: era pure il mio primo anno a Barcellona, e non ero abituata alla locale “franchezza di cerimonie” che dalle mie parti passerebbe per maleducazione…
Però non posso, e non devo, scusarmi per ciò che sono.
Se sono donna e pretendo di lavorare “in età fertile”, beh, dovrebbero chiedermi scusa i datori di lavoro, se mi scartano o licenziano nonostante sia perfetta per il posto.
Se qualcuno si sente insicuro perché la mia dieta è diversa dalla sua, il problema non è mio.
Se degli amargaos sospettosamente aggressivi con chi non la pensa come loro mi considerano podemita, senza che conosca il programma di Podemos (e poi come lo schifo, a Pablo Iglesias…), spero proprio che abbiano di meglio da fare, piuttosto che venire a farmi la lotta di classe sotto casa. O che almeno, tra le barricate, mi lascino lo spazio per andare a fare la spesa.
Per chi infine mi vede come un problema perché sono felice, o almeno serena, e so cosa voglio: io lo so che questo, tra i tormentati europei in fuga da se stessi, può essere preso per mancanza di “personalità”, con buona pace dell’ex a cui la stavo “mangiando”… Il problema è che la felicità non si cura.
Quindi domenica guarderò con occhi più benevoli l’aereo “sicurissimo” che, negli ultimi giorni, avevo trasformato nella mia nemesi.
Quando tutto va male, che devo di’, aididit maiuei.