My Tasty Pork Stir Fry Noodles & Pineapple. 😀 Recipe by Maureen 😀 -  Cookpad
Da cookpad.com. Anche in Cina mettono l’ananas in posti insospettabili…

Ieri sera, con il compagno di quarantena, mi sono seduta ai tavolini all’aperto del peggior cinese a Chinatown.

Sul serio: si mangia da favola in tutti gli altri locali dei dintorni, che vantano una nutrita (è il caso di dirlo) clientela cinese. Che ci facevamo, noi, al peggior cinese di Chinatown?

Beh, era l’unico con i tavolini all’aperto. L’unico “storico”, almeno. E in quel momento la nostra priorità non era mangiare bene. Il compagno di quarantena voleva un posto con un po’ di verde, e vicino a noi c’era un albero. Io non disdegnavo di prendere il fresco, e volevo mettere giusto qualcosa sotto i denti: erano le dieci. La vita è fatta di priorità.

E proprio di questo vi volevo parlare. Con l’arrivo dell’autunno, in casa mia ci chiediamo cosa fare.

Il compagno di quarantena è tornato deluso dall’ennesimo camino de Santiago: dormire all’addiaccio non gli dà le soddisfazioni di una volta. Sarà il cambiamento climatico?

Io, invece, sono già stanca del mondo editoriale italiano. Scrivo perché è quello che voglio, ma a certe condizioni ci tengo poi tanto a pubblicare?

Quanto ad Archie, sta escogitando nuovi trucchi per sgattaiolare fuori casa (campa cavallo).

Parliamoci chiaro: io adoro scrivere, il compagno di quarantena adora pellegrinare, e Archie, beh, adora le porte aperte. Ma qualche volta sarà venuto anche per voi, anche se avete il lavoro del secolo e una vita perfetta, il momento di chiedervi: cui prodest? O anche: chi m’ ‘o fa fa’?

A quel punto, ciò che amiamo in assoluto (e che è sempre bene tener presente) può passare in secondo piano rispetto ad altri fattori.

Ieri sera, la folla del peggior cinese di Chinatown non aveva dubbi: era gente del posto, a caccia di tavolini all’aperto e birra economica. Rispetto alle bravas bisunte, saziavano di più gli “spaghetti cinesi saltati”. Erano anche più economici dei mien che, proprio dietro l’angolo, scomparivano a vassoiate nelle salette prenotate da comitive cinesi, accorse per la loro versione della “mangiata di pesce”.

A noi, invece, toccavano spaghetti intrugliati di soia e una zuppa acquosetta. Quando sono entrata a pagarli, un tizio del posto chiedeva alla proprietaria a che ora chiudesse la terraza (cioè, i tavoli all’aperto). A mezzanotte, ha spiegato lei. Il tizio era quasi angosciato.

“Si può restare anche più tardi, vero?”

La proprietaria ha riso. Ce la vedevo, a spiegare a due agenti catalani che lei deve per forza chiudere all’una: in fondo, il suo è l’unico cinese orientato a una clientela locale, che preferisca la birra alle melanzane al profumo di pesce (che sono l’equivalente cinese delle vongole fujute).

Come dicevo, la vita è fatta di priorità: cambiano non solo a seconda della persona, ma anche a seconda del momento.

A volte, con i migliori mien del mondo dietro l’angolo, preferisci un tavolino all’aperto, una birra fresca, il venticello di fine settembre.

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