Descrivi un incontro casuale con uno sconosciuto che ti ha impressionato positivamente.

Era un bambino, in un negozio di vestiti vintage. Più o meno tre anni, occhi a mandorla e passeggino da “bimbo grande”, circondato da madre e sorelline. Gli feci un sorriso e mi fissò un po’ stranito, poi ricambiò sempre più convinto, finché non gli vidi i piedini agitarsi nei sandali estivi, forati ai lati. Incapace di contenere quella gioia improvvisa, afferrò la mano di una sorellina, che lo osservò con sorpresa e sorrise anche lei. La gentilezza è contagiosa.