Ok, siete in crisi.
Lo siete per una serie di ragioni che potete individuare facilmente, e per un’altra motivazione che non tanto avete il coraggio, invece, di dichiarare.
Vediamo prima le ragioni indicabili:
- Uno dei due deve trasferirsi per lavoro.
- Uno vuole figli in tempi diversi rispetto a quelli preventivati dall’altro (che pensava di averne più o meno tra due reincarnazioni).
- Uno ha fatto qualche scelta di vita che all’inizio della relazione non era prevista (che so, è diventato raeliano), e che l’altro non tanto regge.
- Non vi dico, poi, quando si mettono in mezzo le famiglie.
Veniamo adesso a quella brutta da dichiarare: non siete più “presi” come una volta. Adesso dipende da cosa intendiate per “preso”, ovviamente. Il cocktail di ormoni ed emozioni soggettive che chiamiamo innamoramento, pare proprio che duri pochetto, e o si trasformi o sparisca insieme al presunto sentimento. Però, se è subentrato qualcosa di meno eccitante ma più costante e profondo, stiamo bene e banco. Vero?
No, non sempre.
Adesso che il quadro è completo, domandina facile facile: qual è la maniera più semplice di risolvere la questione?
Io un’idea ce l’avrei: quello che ha avanzato il problema “dichiarabile” ha la delicatezza di prendersi tutta la colpa. Di dire: “Sono io che ho cambiato rotta, preso un’altra via, sono incorreggibile, mi dispiace”. Capite? Lascia pure all’altro la consolazione di non entrarci niente, con la crisi! Così uno dei due se ne va, pronto a flagellarsi per essere “lo stronzo di turno”, e l’altro può leccarsi le ferite dicendo “Uh, che palle, possibile che nella vita mi capitino solo stronzi?”.
Tutti contenti, l’amore è salvo. Non quell‘amore, ma l’idea di amore romantico. Quello eterno che si può dare solo con una persona, quello che è tendenzialmente eterosessuale, monogamo, e soprattutto indistruttibile. L’altro, in fin dei conti, non era la persona giusta.
Unica controindicazione: questo sistema, con rispetto parlando, fa cagare. E i suoi problemi tendono a essere pure ripetitivi. Si presenteranno in ogni relazione, non importa la durata.
Che fare, allora?
Un paio di idee ce le avrei.
Ma ho già scritto così tanto che ve le dico venerdì.
Ma a trovarlo qualcuno che se ne va e si prende le colpe, manco più quelle si prendono…
Aspetto venerdì!
Oddio, adesso sto in ansia! 🙂 Grazie per la fiducia mal riposta! :*
Ti prego diccelo prima
Ma grazie! Ti posso dire da adesso che non sarà una soluzione universalmente valida… Ma se qualcuno ce l’avesse la postasse e lo candideremo al Nobel!
ahahha la soluzione è che non esistono soluzioni!
Ahah più che altro, forse, non ne esistono di universali! La mia va bene a me, la tua a te… 😀 Ribadisco: chi dovesse trovare la soluzione universale facesse un fischio! Paghiamo bene 😉 .
aivoglia, a scazzamenti abbiamo già pagato di brutto! 🙂
l’amore è un sentimento vero e nin presunto, l’amore romantico non è solo etero. evviva l’amore romantico che non è affatto patriarcale. La monogamia oggi è una libera scelta, e una persona monogama è persona libera, non è retrograda, e va rispettata come chi non lo è